Biancavilla - Processione de 'I Tri Misteri'

All’imbrunire del Venerdi Santo la struggente processione dei Misteri di Biancavilla coinvolge tutte le Confraternite cittadine che da oltre tre secoli fanno rivivere la Passione e la Morte di Gesù Cristo. Un tempo la processione denominata “I Tri Misteri” dal numero dei simulacri della Passione di Cristo quali: il SS. Cristo alla Colonna, Ecce Homo, Cristo Morto e della Madonna Addolorata. Col tempo si sono aggiunte altre statue che hanno completato la Sacra rappresentazione. La processione inizia dalla chiesa di “Sant’Antonio di Padova” di via Inessa dove viene custodito il gruppo statuario di Gesù nell’orto del Gètsemani (in siciliano“’u Signuri all’ortu”) L’opera è in carton-romano degli inizi del ‘900 e portata a spalla dai componenti della Confraternita di Sant’Antonio (fondata 13 giugno 1910) che indossano un sacco bianco, berretto nero e mozzetta di colore marrone (associata al colore del saio dei frati minori conventuali di cui faceva parte Sant’Antonio). A seguire al passaggio della chiesa Santa Maria della Mercede si inserisce ilsimulacro Gesù porta la Croce (in siciliano“’u Signuri cca cruci”). L’opera dell’inizio del ‘900 è in pasta di legno le mani, il volto e i piedi e indossa una tunica colore rosso e un mantello di colore azzurro che simboleggiano teologicamente l’umanità e la divinità di Cristo. A portarla a spalla i membri della Confraternita di Maria SS.ma della Mercede (approvata il 2 maggio 1902), indossano un sacco bianco, berretto nero e la mozzetta di colore azzurro scuro con stemma dell’Ordine Mercedario (associata al colore del manto della Madonna della Mercede). In piazza Immacolata dalla chiesa San Giuseppe l’uscita del gruppo statuario della Madonna dello Spasimo o Pietà (in siciliano “’a Madonna ‘o pascimu”. L’opera è in gesso risalente agli anni ’30. Viene portata a spalla dai componenti della Confraternita di San Giuseppe (fondata 19 maggio 1932) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e una mozzetta di colore giallo (associata al colore del mantello di San Giuseppe). La processione giunta in piazza Annunziata dove dall’omonima chiesa parrocchiale dellaBeata Maria Vergine dell’Angelo Annunziata esce il simulacro dell’Ecce Homo (in siciliano “’u cciaòmu”) in legno scolpito 1700 opera del sacerdote biancavillese Placido Portal (uno dei protagonisti della prima processione dei “Tri Misteri”). A portarlo a spalla i membri dell’Arciconfraternita dell’Annunziata (nata nel 1656) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e una mozzetta di colore azzurro chiaro (associata al colore del manto della Madonna). In piazza Cavour ad attendere il corteo religioso dalla chiesa parrocchiale Santa Maria dell’Idria il simulacro del Crocifisso Risorto. L’opera, dell’adranita Vincenzo Valastro, è in legno, alto 1 metro e 70 mentre la base del fercolo, in legno di rovere, sono opera di Alfio e Placido Grasso di Biancavilla. A portarlo a spalla i membri della Confraternita Santa Maria dell’Idria e del Crocifisso Risorto (costituita il 22 gennaio 2009) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e una mozzetta di colore verde (associata al colore del mantello della Madonna dell’Idria). Il Crocifisso Risorto ha partecipato per la prima volta nella processione il 2 aprile 2010. Dalla Basilica Collegiata Santuario Santa Maria dell’Elemosina si associano al passaggio della processione il Cristo Morto (in siciliano "’u Signuri mortu") in legno scolpito opera di Giuseppe Certò di fine seicento con braccia snodabili di un crocifisso del Sacro Rito della deposizione (in siciliano ‘a scisa), riproposta dal 2011 dal Prevosto della Collegiata. Il simulacro è uno dei protagonisti della prima processione dei “Tri Misteri”). A portarlo a spalla i componenti dell’Arciconfraternita Santissimo Sacramento (inizi del 1600) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e una mozzetta di colore rosso (associata al colore della regalità e del sangue di Cristo). Sempre dalla Basilica l’uscita della Torcia o Candelora, un cero ligneo con i simboli della Passione opera del biancavillese Giuseppe Salomone (1928), alta 3 metri e 10 centimetri. Dalla chiesa Anime del Purgatorio l’uscita del simulacro della Madonna Addolorata (in siciliano “’a ddulurata”) con il volto, le mani e i piedi in cera risalente al XVIII secolo e donata il 26 dicembre 1859 dalla famiglia Raspagliesi all’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso e delle Anime Purganti detta dei Bianchi (riconoscimento civile 1798). I confrati indossano un sacco con cappuccio bianco, un berretto nero con ricami. La processione si compone in piazza Roma mentre dalla chiesa Santa Maria del Rosario l’uscita del simulacro del SS. Cristo alla colonna (in siciliano “’u Cristu a culonna”) in legno scolpito 1700 opera del sacerdote biancavillese Placido Portal (uno dei protagonisti della prima processione dei “Tri Misteri”). A portarlo a spalla i membri dell’Arciconfraternita Maria Santissima del Rosario (eretta il 12 gennaio 1682) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e la mozzetta di colore nero (associata al colore del mantello dei Padri domenicani). A chiudere il corteo religioso il clero locale, la Reliquia della Santa Croce, sotto un baldacchino, portata dal Prevosto della Collegiata, le autorità civili e militari, la banda cittadina e i fedeli.
Questo l’ordine processionale del “Giro dei Santi” dal nome del percorso che le statue compiono per poi fare rientro nelle chiese di appartenenza: Gesù nell’orto del Gètsemani; SS. Cristo alla colonna; Ecce Homo; Gesù porta la Croce; Crocifisso Risorto; Madonna dello Spasimo o Pietà; Cristo Morto; Torcia o Candelora; Madonna Addolorata; Reliquia della Santa Croce.

Fonte: http://www.basilicacollegiatabiancavilla.it/settimana-santa.html
Video: Antonio Alessandro Marino Zappalà

Venerdi Santo 25 marzo 2016
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