La Processione di Cristo Morto e Maria Desolata
La Processione di Cristo Morto e di Maria Desolata è l’ultima manifestazione quaresimale pubblica.
Essa, infatti, si svolge all’alba del Sabato Santo e precisamente alle ore 3,00.
Quindi, sul far dell’alba, dopo aver trascorso la notte nella meditazione dei dolori della Vergine, la Confraternita di Santa Maria della Purità (o dei “bastaggi”) porta processionalmente per le strade di Gallipoli, la statua di Cristo Morto e della Vergine Desolata.
“Il silenzio della notte è come d’incanto, rotto dal suono lamentoso della tromba e dal rullio del tamburo” (due strumenti di principale importanza per la Settimana Santa Gallipolina).
E vanno i confratelli, dal saio e cappuccio bianco e dalla mozzetta gialla color paglierino, con il capo sommesso in un profondo silenzio, mentre le porte delle case si spalancano, si accendono le finestre dei balconi e i bimbi sul braccio della madre, sonnacchiosi, ammirano il lento procedere, dal senso profondamente misterioso, che rimarrà impresso nella loro mente per tutta la vita.
Il chiarore dell’alba e la tremula luce del sole che sorge, aggiungono al mistero dell’uomo la meraviglia della natura.”
Molti sono i simboli presenti in questa Processione a partire dalla figura del Troccolante, dei Lampioni ,del Confalone, della Croce dei Misteri, dei Penitenti, fino a giungere alle due meravigliose statue.
La statua del Cristo Morto è adagiata in un’ Urna coperta d’oro zecchino (restaurata di recente) e dietro, portata a spalla, la magnifica statua ottocentesca della Desolata. Sta la Vergine seduta ai piedi della Croce, coperta dal manto nero come la morte e dal suo impareggiabile volto di dolore sgorgano le lagrime del lutto per la morte del Figlio.
Il Sacerdote che indossa il piviale rosso e che regge la reliquia della Croce, dirige la preghiera che tutto il popolo commosso innalza al cielo.
La Processione effettua una breve sosta, ad anni alterni, nelle Chiese di San Gerardo Maiella e San Gabriele dell’Addolorata, nel borgo nuovo di Gallipoli, per consentire ai Confratelli di ritemprarsi dalla stanchezza.
Al rientro nella città vecchia, vicino alla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, alla Processione si accoda il Concerto Bandistico che fine all’ultimo tratto esegue le tradizionali marce funebri.
Molto emozionante è il momento della benedizione del mare, infatti la Vergine è portata su uno dei bastioni presenti sul periplo della città vecchia ed il sacerdote benedice con il Santo Legno della Croce il mare per impetrare la protezione divina sulla gente che si serve di esso per vivere.
Ma il culmine del patos arriva al rientro della Processione e precisamente sulla spianata della Chiesa della Purità, quando le statue del Cristo Morto e della Vergine Desolata sono portate l’una accanto all’altra mentre il Concerto Bandistico esegue la tradizionale marcia funebre “Una lagrima sulla tomba di mia madre” del M.° A. Vella. Un momento che commuove anche i più duri di cuore. Alla fine il Sacerdote dopo un breve sermone sull’imminenza della Pasqua di Resurrezione impartisce la benedizione all’immensa folla presente, dopodiché la Processione fa rientro nella Chiesa.
La Troccola
Il troccolante apre la Processione di Cristo Morto e Maria Desolata.
Egli, insieme ai due Animatori Liturgici è l’unica figura alla quale è consentito muoversi durante la Processione.
La troccola è una tavola di legno che contiene alcuni battenti metallici. Quando il troccolante, impugnandola, muove il polso né fa scaturire un suono molto affascinante.
Essa, nel triduo Pasquale sostituisce il suono delle campane che , come tradizione vuole, suoneranno di nuovo alla mezzanotte di Pasqua per annunciare la Risurrezione di Gesù Cristo, inoltre annuncia l’arrivo della processione insieme alla tromba ed al tamburo.
E’ la prima figura ad uscire dalla Chiesa e con i suoi colpi scandisce l’ordine al che si snodi la Processione.
Il Confalone
Il confalone è l’insegna principale della Confraternita, quasi un segno di distinzione tra le varie Confraternite. Esso, nelle Processioni che non appartengo alla Settimana Santa, si presenta con una vela dello stesso colore della mozzetta dell’abito confraternale con all’estremità un pennacchio fatto di piume di struzzo (la Confraternita di Santa Maria della Purità usa una vela di colore giallo paglierino con l’effige della Vergine della Purità e un pennacchio con piume bianche e rosse).
Ma durante la Processione del Sabato Santo, la vela è sostituita da un panno nero, in segno di lutto per la morte di Gesù Cristo, con al centro un’effige della Vergine seduta ai piedi della Croce ed invece del tradizionale pennacchio vi è una croce dorata. Esso è portato da un confratello incappucciato.
La Croce dei Misteri
Un altro elemento importante in questa Processione è la Croce dei Misteri portata da un Sacerdote.
Essa è una croce sulla quale sono disposti tutti gli strumenti della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo (il calice , la corona di spine, il martello, la colonna, la lancia ecc..). E’ uno dei simboli più sentiti della Settimana Santa.
I Lampioni
Anche i Lampioni, che aprono la Processione, portati da quattro confratelli incappucciati, sono un elemento caratteristico della Settimana Santa Gallipolina. Essi, anticamente, servivano ad illuminare la strada durante il passaggio della Processione. Sono costituiti da lamiere finemente lavorate a mano con varie decorazioni di simboli che ricordano la Passione di Gesù.
I Penintenti
I penitenti sono alcuni confratelli che, per motivi personali, fanno voto di partecipare alla Processione con un simbolo di penitenza particolare. I simboli concessi dalla Confraternita di Santa Maria della Purità sono tre: la Croce, la Disciplina e le cosiddette “Pisare”.
La Croce è costituita da due grossi pezzi di legno incrociati che sono portati a spalla dal penitente che è incappucciato. Questo strumento, a differenza degli altri, è stato creato in proprio da una determinata famiglia di Confratelli di Santa Maria della Purità, e quindi sono gli stessi componenti a portarla ogni anno per concessione del Consiglio d’Amministrazione della Confraternita.
La Disciplina, invece, è costituita da alcuni pezzi di ferro uniti tra loro con dei gancetti dello stesso materiale. Il penitente,anch’esso incappucciato, si percuote con quest’arnese con la mano sinistra tenendo sulla destra un Crocifisso.
Infine ci sono le “Pisare”, ossia due grosse pietre legate tra di loro da una corda e portate a tracollo da un penitente incappucciato.
I nomi dei penitenti sono segreti, per questo si può comprendere come tutto ciò non sia un atto di esibizionismo (anche perché ripetiamo che il volto è coperto dal cappuccio) ma di profonda mestizia nel ricordo del sacrificio compiuto da Gesù per redimerci dal peccato.
(Testi di don Luciano Solidoro e Cosimo Maggio)
Triduo e Solennità della B.V. Maria della Purità
La Confraternita della Purità ottenne con decreto 27 giugno 1787, sede vescovile vacante, dal Vicario capitolare della Cattedrale gallipolina, Canonico Giovanni Donato Bonvino, di poter celebrare la messa propria di Santa Maria della Purità “sub ritu duplici” l’ultima domenica di luglio e di recitare l’ufficio proprio “Virginis Puritatis” , ambedue approvati dalla Sacra Congregazione dei Riti.
La data dei festeggiamenti a subito delle variazioni nel corso dei secoli fino ad arrivare ai giorni nostri dove la Solennità della Beata Vergine Maria della Purità si celebra il quarto Sabato d’Ottobre.
I festeggiamenti hanno inizio con un veglia Mariana animata dai giovani della Confraternita, nella quale essi propongono un atto di affidamento molto suggestivo alla Beata Vergine Maria.
La veglia può cambiare di anno in anno, secondo le disposizioni del Padre Spirituale. Ad essa partecipano alcuni confratelli in divisa che svolgono compiti diversi a secondo della tipologia del testo che si andrà a scegliere.
Il giorno seguente ha inizio il Solenne Triduo in preparazione della Solennità.
La funzione incomincia con la recita del Santo Rosario da parte del sacerdote o di un confratello in divisa. Prosegue con il Canto del Vespro e la Celebrazione Eucaristica.
Al termine della Celebrazione Eucaristica il sacerdote si avvicina al Simulacro della Beata Vergine Maria e legge alcune preghiere in suo onore.
Il tutto si conclude con un canto mariano.
Alle Celebrazione Eucaristiche partecipano come accoliti due confratelli in divisa.
Nel giorno della Solennità, alle 9.00 del mattino viene celebrata la Liturgia Eucaristica. In serata, dopo il canto dei Secondi Vespri propri, vi è la Solenne Celebrazione Eucaristica nel corso della quale si effettua la Cerimonia di Professione dei nuovi confratelli e consorelle. Subito dopo si snoderà per le vie del Centro storico la Solenne Processione con il Simulacro della B.V. Maria della Purità alla quale partecipano tantissimi confratelli e consorelle in abito di rito.
Novena e Festività di Santa Cristina Vergine e Martire
Nei giorni del Solenne novenario la funzione ha inizio con la recita del Santo Rosario da parte del sacerdote o di un confratello in divisa. Prosegue con il Canto del Vespro e l’acclamazione della “Passio”, cioè una breve lettura che descrive, giorno per giorno, tutte le virtù della Santa attraverso la sua breve ma intensa vita.
La “Passio” quindi fa da preludio alla Celebrazione Eucaristica. Ad essa partecipano due confratelli in divisa che svolgono le mansioni di accoliti.
Al termine della Celebrazione Eucaristica ci si avvicina al Simulacro della Santa e si leggono alcune preghiere in suo onore e si canta il responsorio “Christina, Christi famula”. A questa cerimonia partecipano tre confratelli in divisa e precisamente un turiferaio e due ceroferari. Dopo la benedizione e durante il bacio della Reliquia il popolo intona l’inno “Salve, celeste martire” che suscita molta commozione nei cuori.
Nel corso della novena, in un giorno stabilito dal Padre Spirituale e dal Consiglio d’Amministrazione della Confraternita, durante la Celebrazione Eucaristica vi è una particolare cerimonia per i confratelli che hanno raggiunto il 50° anno di professione nel nostro Sodalizio.
Giorno 23 luglio, vigilia della Festività di Santa Cristina, al mattino viene celebrata una Santa Messa mentre nel pomeriggio vi è la Processione con il Simulacro della Santa per le vie della Città.
Nel giorno della sua Festività, il 24 Luglio, già dalle prime ore del mattino vengono effettuate delle Celebrazioni Eucaristica in onore della Vergine e Martire Bolsenese per concludere poi la sera con il canto dei Secondi Vespri e la Solenne Celebrazione Eucaristica con panegirico.
Quaresima nella Confraternita di Santa Maria della Purità
Anche la nostra Confraternita affronta un cammino quaresimale molto ricco e cerca di far suo questo tempo di ascolto della Parola di Dio e di Conversione, di preparazione e di memoria del Battesimo, di riconciliazione con Dio e con i fratelli, di ricorso più frequente alle “armi della penitenza cristiana”: la preghiera, il digiuno, l’elemosina.
Il mercoledì delle Ceneri viene esposta in Chiesa la statua di Maria Ss.ma Desolata che suscita molta devozione nel popolo di Gallipoli.
Tutti i Venerdì di Quaresima invece i confratelli si ritrovano in Chiesa per praticare tra di loro il pio esercizio della Via Crucis. Si cerca di ripercorrere così, con partecipe affetto, il tratto ultimo del cammino percorso da Gesù durante la sua vita terrena. La Via Crucis è guidata da un meditatore e da alcuni lettori che leggono alcuni passi dell’Antico e Nuovo Testamento attinenti alle stazioni che in successione si andranno a vivere. alla via Crucis partecipano tre confratelli in divisa, uno porta la Croce dei Misteri e gli altri due i ceri.
Nella nostra Chiesa ogni anno viene allestito, come da antica consuetudine, il Mistero della Deposizione. In poche parole sull’altare maggiore, addobbato con drappi e fiori, vengono sistemate le statue di Gesù Morto e di Maria Ss.ma Desolata proponendo ogni anno una disposizione diversa.
Il Mistero viene aperto alla pubblica venerazione alle 17,30 del Venerdì Santo permettendo così ai fedeli di contemplare Gesù Morto ed il dolore della sua Ss.ma Madre .
Alle ore 21,00 dello stesso giorno ha inizio “l’Ora con Maria Desolata”. Durante l’Ora, che consiste nel leggere alcuni brani attinenti al particolare momento liturgico che si sta vivendo, due confratelli in divisa sostano in ginocchio davanti al Mistero della Deposizione. Dopo questo sentitissimo momento, sempre nella Chiesa si svolge, in comunione con i ragazzi della Parrocchia di Sant’Agata, il pio esercizio della Via Crucis. Durante la stessa un confratello in divisa regge la croce dei misteri della Confraternita.
Quando tutto è terminato la Chiesa resterà aperta fino alle ore 24,00. Dopodiché verrà chiusa per consentire la preparazione della Processione di Cristo Morto e Maria Ss.ma Desolata che si snoderà dalla Chiesa della Purità alle ore 3,00 del Sabato Santo.
Tempo d’Avvento nella Confraternita di Santa Maria della Purità
In questo tempo liturgico d’attesa, di conversione e di speranza la nostra Confraternita si prepara a far suo il ricordo della prima ed umile venuta del Signore Nostro Gesù Cristo. Anche nella nostra Chiesa è esposta la Corona dell’Avvento che ormai è divenuta un simbolo nelle case dei cristiani. Essa è composta da una corona di rami sempre verdi ed abbelliti con particolari decorazioni sulla quale sono disposte quattro candele (ognuna simbolo delle quattro domeniche d’Avvento) che, domenica dopo domenica, sono accese progressivamente fino alla solennità del Natale.
Come da antica tradizione, nella nostra Chiesa ogni anno è allestito il Tradizionale Presepe, variando ogni anno l’impostazione scenografica (ambientamento nella Betlemme del tempo di Gesù, scorci di paesi del XVIII secolo, scorci caratteristici di Gallipoli ). Alla realizzazione del presepe contribuiscono molto i giovani della Confraternita, che con la loro passione ci fanno rivivere il mistero del Natale.
Il 24 dicembre, prima dell’apertura del Presepe, ci si ritrova in Chiesa e si cantano i Primi Vespri della Solennità del Natale; dopodiché alcuni confratelli in abito di rito partecipano alla processione Parrocchiale di Gesù Bambino. Questa processione, partendo dall’ex palazzo Vescovile, raggiunge tutte le Chiesa del Centro Storico nelle quali è stato allestito il Presepe dove il Sacerdote depone Gesù Bambino nella mangiatoia.
Quando la Processione arriva nella nostra Chiesa, illuminata come non mai, i Confratelli accolgono Gesù con il canto “Tu scendi dalle stelle” e quando il Sacerdote depone il Bambino nella grotta e la processione riprende il suo cammino si intona “ l’Adeste fidelis”.Il Presepe rimane aperto dal 24 dicembre fino al 6 Gennaio.
L’ultima cerimonia che si svolge nel nostra Chiesa è quella del “Bacio a Gesù Bambino”. Essa non è altro che un ringraziamento a Gesù alla fine del tempo di Natale. Dopo aver cantato i Vespri del giorno, si legge la preghiera a Gesù Bambino è intonando il Te Deum si ringrazia il Signore per i doni che quotidianamente ci elargisce. Dopo l’inno di ringraziamento, i Confratelli si avvicinano all’altare e, ad uno ad uno, baciano la statua del Bambino mentre si esegue un canto tradizionale gallipolino intitolato “Venite a baciarlo”.
Momenti di Preghiera Comunitaria
Avendo già ben delineato le manifestazioni e momenti di preghiera che vedono partecipi i confratelli di Santa Maria della Purità nei tempi forti dell’anno e nelle festività di rito bisogna tener presente che ce ne sono tanti altri che li vedono adunarsi per pregare con la liturgia delle ore.
Infatti i confratelli insieme al loro Maestro delle Cerimonie si ritrovano per fare giusta memoria, tramite la liturgia delle ore con il canto del Vespro, in occasione della Solennità di San Giuseppe e della Festività di San Francesco d’Assisi, ambedue protettori della Confraternita sin dalle sue origini.
Si prega insieme anche con i Vespri della Pasqua di Resurrezione, durante il mese di Novembre nella Solennità di Tutti i Santi ed ogni lunedì che precedono la Domenica di Cristo Re dell’Universo con l’Ufficio dei Defunti e a Dicembre con i secondi Vespri di san Lazzaro, quest’ultimo un santo molto venerato in passato dai Confratelli “Bastasi” che curarono e gestirono la cappella ad esso dedicata per molti decenni.
Nell’ultima domenica di giugno, invece, si fa memoria della Festività di Maria Ss.ma della Croce con il canto del Vespro e la Celebrazione Eucaristica.
In questa occasione il velo nero della Beata Vergine Maria Desolata viene sostituito da uno bianco trapuntato e sul suo capo viene posta una corona reale.