Confraternita Nostra Signora di Castello

La prima Confraternita a nascere a Savona nel 1260,  nel comprensorio dell’antica cittadella del Priamar, dietro l’antica Cattedrale, da cui prese il nome,  è la Confraternita di Nostra Signora di Castello.
Questa fu la  prima Domus dei Disciplinanti, o "Battuti", così chiamati dalla disciplina, cioè il flagello, che veniva usato per le penitenze.
I capitoli della Confraternita furono approvati nel 1266 da Papa Clemente IV.
Fu la prima confraternita a sorgere,in seguito ne vennero fondate altre nove lungo la “contrada batutorum."
Con la vittoria di Genova su Savona nel 1528 , tutta la zona del Priamar viene distrutta e l’Oratorio sede di N.S di Castello, cade sotto i picconi genovesi (1542-1543).
Nel 1544 (o 1547)  la Confraternita trova una nuova sede, nei pressi del convento francescano, l’odierna  via Manzoni.
I Confratelli acquistano, nel 1600,  il Polittico della Rovere opera di Vincenzo Foppa e Ludovico Brea (1490).
Il Polittico, sopravvissuto alla distruzione genovese,  era stato commissionato dal Cardinale Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II, per l’antico Duomo di Savona.La caratteristica cappa indossata dai confratelli, nel 1600 passa dal bianco originale al turchino con nastri dello stesso colore , risvolti delle maniche bianchi e cordone bianco ; questo cambiamento è dovuto all’aggregazione con l’Arciconfraternita di N.S. dell’Orto di Roma, risalente al Giubileo del 20 aprile 1600 sotto Papa Clemente VIII.
Un incendio, nel 1755,  distrugge gran parte dell’Oratorio, la confraternita  dovette sostenere grandi spese per la ricostruzione e la maggior parte dei beni immobili viene venduta per far fronte alle riparazioni.
L’opera riesce e l’Oratorio viene adornato degli stucchi presenti tutt’ora (autore Giuseppe Petonti). Sempre del Petonti sono i due busti raffiguranti i Papi Giulio II e Sisto IV , che furono entrambi confratelli di N.S. di Castello.
Un altro grave colpo lo impartì il governo napoleonico con l’abolizione degli Enti di Culto. L’Oratorio subì ulteriori  assalti e danneggiamenti dalle truppe che vi furono frequentemente alloggiate (1795) e dall’essere anche trasformato in ospedale militare.(1808)

Venne riaperto al culto nel 1830, a seguito del pagamento da parte dei Confratelli di  un riscatto di circa L. 1000.
Il piano regolatore di via Manzoni del 1889 comporta l’inserimento dell’oratorio nei nuovi edifici costruiti per regolarizzare la strada; i confratelli devono rinunciare al prospetto sulla via pubblica. 

La Confraternita attualmente, si occupa di mantenere vive le tradizioni, e di salvaguardare il patrimonio artistico conservato in oratorio; promuove opere di carità per aiutare i bisognosi. Organizza incontri culturali e di formazione. Fa parte delle sei confraternite del centro storico di Savona organizzatrici della Processione Notturna del Venerdì Santo.

Partecipa alle funzioni diocesane

Dati aggiuntivi

Media