Palagonia: Le confraternite in mostra

PALAGONIA - Nell’imminenza delle festività pasquali le confraternite di Palagonia, unitamente all’associazione culturale “Accademia dei Palici”, organizzano una mostra storico-antropologica che ha per oggetto l’associazionismo confraternale locale, il cui titolo è Confratria – Le confraternite in mostra”, e che si terrà dal 6 al 9 aprile presso Palazzo Blandini, sito in piazza Garibaldi a Palagonia. L’intento è quello di far rivivere i luoghi, i tempi e le azioni compiute dalle confraternite delle Anime Sante del Purgatorio, del Santissimo Sacramento, di Maria Santissima Immacolata e di San Giuseppe che dal XVI sec. sono presenti e operanti nella città di Palagonia.

L’iniziativa comprenderà l’esposizione dei preziosi e vetusti cimeli confraternali, e nella fattispecie abiti, argenterie, stendardi, le riproduzioni di documenti inediti e di foto storiche e recenti di alcuni tra i più significativi autori locali: le storiche foto di Salvatore Calcagno, Nino Privitera e le contemporanee di Massimo Calcagno, Nico Ragusa Bros e Salvo Tasca. Il tutto sarà accompagnato dai suoni tipici della Settimana Santa palagonese, in particolare dai canti del coro del Popule meus. 

All’interno della mostra sarà possibile acquistare il volume di recente pubblicazione Ab immemorabili – L’associazionismo confraternale a Palagonia fra storia e pastorale (secc. XVI-XX)”, i cui proventi saranno devoluti per il restauro dell’affresco rappresentante la B.V. Maria tra i SS. Domenico e Leonardo, ubicato presso la chiesa Madonna di Belverde in Palagonia. La pubblicazione dei risultati di questa ricerca storica, corredata da una appendice documentaria e fotografica di straordinario interesse scientifico, appare nel tempo in cui la comunità diocesana ha concluso le celebrazioni del Bicentenario dell’erezione della diocesi di Caltagirone, eretta nel 1816 con la bolla Romanus Pontifex di papa Pio VII. Questo lavoro, infatti, contribuisce alla riscoperta storica di un fenomeno ancora in pieno fermento e consente una più profonda comprensione delle radici culturali e religiose attraverso cui oggi si esprime la storia della Chiesa particolare di Caltagirone.

Queste benemerite realtà aggregative, a volte e a torto frettolosamente considerate superate e quasi anacronistiche, dicono che la responsabilità dei laici variamente organizzati nella vita ecclesiale, sociale e culturale sono segno di indubbia vitalità. Un importante lavoro di recupero delle identità e modalità disciplinari delle singole confraternite e pie unioni è necessario e si sta lentamente attuando con la buona volontà e la disponibilità degli organismi diocesani responsabili e degli stessi iscritti. La pubblicazione di questo lavoro, ci auguriamo, possa favorire l’avvio di studi specifici che consentiranno di valorizzare il ruolo e il contributo delle confraternite su tutto il territorio diocesano.

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