Confraternita SS. Concezione e Monte dei Morti
Con riferimento all'accertamento del fine esclusivo o prevalente di culto, previsto dal combinato disposto dell'art. 77 del regio decreto 2 dicembre 1929, n. 2262, e dell'art. 71 della legge n. 222/1985, la confraternita della SS. Concezione e Monte dei Morti di Ottaviano fu riconosciuta con regio decreto del 12 febbraio 1934 n°937, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°147 del 23.06.1934. Il 23 agosto del 1990 il sodalizio ottenne dalla Prefettura di Napoli l’iscrizione nel Registro delle Persone Giuridiche Generale come ente di culto (reg. n°1239).
La Confraternita della SS. Concezione e Monte dei Morti nasce nel 1695 presso il Convento dei Frati Minimi di San Francesco di Paola, attuale Casa municipale. Nel fondo Cappellano Maggiore dell' Archivio storico di Napoli è conservato l'antico statuto del 1755. Lo scopo principale e originario era la devozione e la diffusione del culto della SS. Concezione, a cui si aggiunse, successivamente, anche il culto dei morti. A riguardo, nella cripta del suddetto convento si seppellivano i propri consociati fino al 1811, epoca dell’istituzione del camposanto cittadino. Nel 1833, la confraternita si trasferì presso l’attuale chiesa di Piediterra, eretta nel 1550, di giuspatronato dell’ illustre famiglia Bifulco, che già dal 1501 fu aggregata alla Corte degli Orsini col titolo di Nobili. Da allora la famiglia visse more nobilium, con personaggi di spicco e imparentadosi con famiglie nobili napolitane, come afferma lo studioso Michele Bifulco. La stessa famiglia che istituì cappelle nella Chiesa di San Michele Arcangelo e in Santa Maria la Scala.
Dedicata inizialmente a S. Maria della Sanità, la chiesa fu ribattezzata con il nuovo titolo di Madonna della Salute. La storia del sodalizio, da allora, si intrecciò con quello della chiesa. La vestizione dei sodali prevede, ancora oggi, una lunga veste bianca, che reca ai bordi delle maniche e sul fondo della stessa veste un bordo di circa 15 cm. di ricamo bianco su uno strato blu. Il cingolo, che viene indossato sulla vita, è dello stesso colore. E’ presente, inoltre, un bianco cappuccio, utilizzato a mo’ di scialle e uno scapolare blu con ricami dorati, con all'estremità un medaglione recante l'immagine a sbalzo della Madonna titolare. I simboli della confraternita sono: un lungo gonfalone a forma di vela triangolare in stoffa blu con ricami dorati; un pennacchio fatto di penne di struzzo dai colori bianchi, rosso e blu con quattro cordoni blu, che partono dalla punta dello stendardo fino a calare a terra; una croce in legno con il Cristo crocifisso in argento, ricoperta da un drappo celeste con ricami dorati. Sia la vela dello stendardo che il drappo della croce recano al centro le lettere SSC, cioè SS.(Santissima) C.(Concezione).
Il governo della confraternita prevede un priore, un vice priore, un primo, un secondo e un terzo assistente. Le prime cinque cariche vengono scelte tramite elezione, mentre il cassiere e il segretario vengono scelti dal nominato governo. Le prime cinque cariche, altresì, si distinguono nei cortei processionali da un tipo di vestizione, che prevede il merletto decorativo e lo scapolare più largo e l’utilizzo di antichi medaglioni. Il laccio usato come cintura, inoltre, è di colore bianco e celeste. Il priore, in particolare, si distingue grazie ad un decorato bastone. Il governo amministra la confraternita, mentre il Padre Spirituale – normalmente il parroco di San Francesco di Paola – si occupa della vita spirituale dei consociati. Il sodalizio conta attualmente circa 140 iscritti, divisi in confratelli e consorelle. Partecipa alle tre maggiori processioni cittadine: SS. Croce, San Michele Arcangelo e Corpus Domini. La presenza maggiore degli inscritti, però, si ha durante la processione della titolare Madonna della Salute, che si tiene la prima domenica di agosto, a ricordo della posa della prima pietra della stessa chiesa.
(a cura di Alessandro Masulli - Archivista e Giornalista)