La festa di San Sebastiano ha origine dalla fine del '500 quando nella contrada Bassalona fu costruita la Chiesa, dedicata al Santo Martire, perchè proteggesse la popolazione dalla peste che, diffusasi da Messina, divenne un terrificante flagello. Oggi la festa di San Sebastiano si celebra ogni anno il 20 Gennaio.
È una tradizione millenaria, una festa di segni e temi religiosi, insieme ad antiche e nuove tradizioni quella con cui Cassaro celebra, in luglio ogni 3 anni*, San Sebastiano.
* I festeggiamenti in onore del Santo si svolgono ogni tre anni, poiché a Cassaro vi sono tre diversi protettori e i devoti si premurano di festeggiarli seguendo una turnazione.
Gli appuntamenti folcloristici legati alla tradizione religiosa di Ciminna iniziano con i festeggiamenti di San Sebastiano Martire nel quartiere di “Santa Niria”. A caratterizzare questa festività sono le arance, frutto dell’albero in cui secondo la storia San Sebastiano è stato martirizzato, distribuite ai fedeli che si recano in visita per le preghiere devozionali.
L’origine della festa risale alla prima metà del XVI secolo, quando per intervento miracoloso del Santo il paese fu liberato da una grave pestilenza.
La venerazione di San Sebastiano in Floridia risale ai primi del 800. Ai giorni d'oggi ogni 20 gennaio si svolge la tradizionale processione del simulacro di San Sebastiano per onorare il Glorioso Martire.
La festa di San Sebastiano a Galatone è motivo di orgoglio per tutti i cittadini. Le celebrazioni in onore al santo che, per la sua fede cristiana fu condannato ad esser trafitto da tante frecce, durano ben tre giorni con riti tradizionali e iniziative civili.
Attesissimo è lo spettacolo tradizionale del “Lu sparu ti la freccia”: lo “sparo” dal quale trarre buoni auspici per l’anno appena entrato. Una freccia infuocata viene lanciata dal Santuario del Santissimo Crocifisso verso il bersaglio posto sulla Torre dell'Orologio che viene illuminata.
Il 20 gennaio a Gragnano si festeggia il santo protettore con una solenne processione per le vie principali della città.
Sebastiano è il Santo patrono di Mistretta dove riscuote tanta venerazione.
La festa in onore del santo martire Sebastiano, che si svolge a Nicosia nella chiesetta omonima, nel quartiere di Santa Maria Maggiore, il 20 gennaio di ogni anno.
Grande la devozione della città tutta verso San Sebastiano. La festa, fissata per la ricorrenza del 20 gennaio, a Palazzolo si replica il 10 agosto, per una intera settimana, con grande partecipazione e afflato religioso.
I festeggiamenti per il patrono
La festa di San Sebastiano, compatrono di Santa Venerina, è organizzata dalla Confraternita San Sebastiano l’ultima domenica di gennaio. È una manifestazione di fede che richiama centinaia e centinaia di fedeli, intere famiglie e generazioni, del paese ma anche dei centri vicini, a testimonianza dell’attaccamento che la gente nutre verso il Martire.
Nella notte tra il 19 e il 20 gennaio i cittadini di Sestu si riuniscono intorno ad un grande falò e trascorrono la notte cantando e ballando fino all'alba per festeggiare San Sebastiano; all'alba, tornando a casa, portano con sé i munzionis, tizzoni ardenti che conservati come amuleti proteggono la famiglia dalle malattie e dai temporali.
San Sebastiano è copratrono e protettore della città di Siracusa. Il programma dei festeggiamenti prevede momenti religiosi intensi e partecipati. La tradizionale processione per le vie di Ortigia si chiude con l'asta dei doni offerti in onore di San Sebastiano.
La festa religiosa più sentita dagli acesi è quella per il Santo compatrono della città: San Sebastiano Martire. I solenni festeggiamenti si svolgono ogni 20 gennaio con grande partecipazione.
San Sebastiano martire, pur non essendo il patrono di Avola (SR), è festeggiato con una devozione almeno pari a quella con cui viene festeggiata la patrona, che è santa Venera.
Tutto è rimasto immutato nelle tradizioni legate al culto di questo Santo che ad Avola è particolarmente venerato. E' avvenuta, nel corso dei decenni, solo qualche variazione marginale. Una di queste riguarda l'introduzione dell'uso del vestito bianco che portano i pellegrini che continuano a chiamarsi 'nuri'.
Ogni anno i festeggiamenti per il patrono San Sebastiano portano in piazza tanti ussanesi: a lui è intitolata la Chiesa parrocchiale, e i festeggiamenti prevedono il tradizionale falò la notte del 19 gennaio e la processione dopo la messa solenne del 20 gennaio.